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Per Aspera Ad Veritatem n.16
Provos - The Ira and Sinn Fein

Peter Taylor - Bloomsbury Publishing, London, 1998





Gli ultimi anni hanno visto, com'è noto, crescere la speranza di una soluzione politica del problema nord irlandese, attraverso l'iniziativa del governo di Londra di devolvere importanti poteri ad un governo dell'Ulster rappresentativo delle diverse componenti della società, tra le quali le istanze più radicali che per lunghi decenni si sono con violenza combattute.
Naturalmente, proprio l'atteggiamento delle organizzazioni armate, in particolare dell'IRA e delle frange protestanti più estremiste, è stato sin dall'inizio considerato lo scoglio più arduo del processo di pace, che coinvolge anche il governo inglese e quello irlandese, sia per ciò che concerne l'accettazione della rinuncia alla violenza sia con riferimento alle condizioni poste per il disarmo e la consegna delle armi.
Tuttavia, non sono mancati anche seri problemi politici che hanno collocato purtroppo il processo di pace in una fase di stallo che solo nell'ultimissimo periodo sembra in via di superamento, dopo che l'IRA ha annunciato la propria disponibilità ad ispezioni dei suoi arsenali da parte di una commissione indipendente.
Del resto, permangono i problemi connessi ai difficili equilibri da realizzare con le riforme più urgenti che il nuovo esecutivo ha in programma di affrontare. Ma, soprattutto, grande peso rivestono le questioni legate alla leadership rispetto alle minoranze più agguerrite e sostanzialmente diffidenti o contrarie al processo in corso, sia per l'azione politica di David Trimble, leader dell'Ulster Unionists Party che, anche se in misura meno evidente, per Jerry Adams, leader del Sinn Fein, ala politica dell'IRA.
Il volume di Peter Taylor, la cui edizione aggiornata cade proprio nel momento più delicato della prospettiva di pace - quando, cioè, la fase di "congelamento" sembra superata a seguito dell'accordo tra Londra e Dublino di reintegrare nei poteri l'assemblea ed il governo regionale dell'Ulster - è pertanto particolarmente interessante per comprendere, indipendentemente dalla condivisione della sua interpretazione degli eventi, il lungo processo storico analizzato sul versante cattolico-repubblicano del conflitto. In effetti, l'interessante lavoro giornalistico-investigativo rappresenta la summa di numerosissimi programmi televisivi che, prima per la rete ITV e poi per la BBC, l'Autore ha prodotto per più di venticinque anni, insieme ad una parimenti ricca produzione editoriale sul tema.
Muovendo dalle origini del conflitto, che affondano le radici, com'è noto, in anni lontani, esaminando anche l'azione di figure divenute poi simboliche, come quella di Michael Collins, l'Autore attraversa, con ricchezza di elementi documentali, tutti i passaggi topici della questione irlandese, fino agli anni più recenti.
La nascita dell'ala Provisionals dell'esercito repubblicano irlandese; le cause e gli effetti della "Bloody Sunday"; gli scioperi della fame che negli anni '80 videro la morte, nel carcere di Maze, di Bobby Sands e di numerosi altri militanti dell'IRA; il conflitto politico tra le diverse componenti del mondo cattolico, analizzato anche alla luce dei finanziamenti e dell'approvvigionamento di armi provenienti dall'estero e dagli Stati Uniti in particolare: tutte circostanze narrate attraverso testimonianze dirette, sotto forma di intervista, di coloro che da vicino hanno vissuto le diverse facce di una realtà tanto drammatica. Del resto, molte pagine del dramma irlandese sono fatalmente ancora aperte dal punto di vista della ricostruzione storica. E' di questi ultimi mesi la notizia della decisione del governo Blair di una nuova inchiesta sulla "Bloody Sunday", cioè sui fatti che il 30 gennaio del 1972 portarono all'uccisione a Londonderry, da parte dell'esercito inglese, di quattordici giovani manifestanti in una marcia per i diritti civili non autorizzata. Tale inchiesta esaminerà nuove prove al fine di determinare le responsabilità di un evento che, tra l'altro, causò una grande ripresa della popolarità dell'IRA cui in quel frangente si avvicinarono centinaia di nuovi militanti. Non va trascurato inoltre quanto ancora è da chiarire sulle faide sanguinose del versante repubblicano, sul potere "mafioso" esercitato non di rado dall'IRA all'interno della comunità cattolica, come sta ad esempio cercando di appurare una commissione speciale del Governo irlandese alla ricerca dei corpi di una dozzina di cattolici scomparsi dopo essere stati rapiti e uccisi.
Un contributo dunque interessante per la lettura di chiunque voglia ampliare il proprio bagaglio di conoscenze e documentazione, nella consapevolezza che l'avvenire di pace passa attraverso la considerazione dei punti di vista di tutte le parti in causa, che accettino i principi di democrazia e di libertà, nonché un processo di verità su un passato, che si spera resti tale, tanto sanguinoso.



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